41° Lavoropiù Walter Bussolari Playground, la finale sarà Matteiplast-Not in my Olly fans

41° Lavoropiù Walter Bussolari Playground, la finale sarà Matteiplast-Not in my Olly fans

Sarà Matteiplast Alice Bottega BackDoor vs Not in my Olly fans la finale del “41° Lavoropiù Walter Bussolari Playground”. Nella prima semifinale, tutto sorprendentemente facile (o quasi) per la truppa di coach Lolli contro Mercanzie Squad. 99-81, lo score finale. Molto più equilibrata la seconda semifinale, con #sempreminors Radio Bruno che sono sempre rimasti incollati alla formazione guidata da Marco Carretto, ma è sempre mancato un centesimo per fare un euro. Il punteggio finale è stato 93-87.

Matteiplast Ristorante Alice Bottega Backdoor – Mercanzie Squad 99-81
(24-14, 57-35, 84-61)
Matteiplast: Piunti 10, Brighi 7, Bianchi, Folli 4, Conti 17, Fin 12, Lazzaro 6, Ranieri 4, Klyuchnyk 11, Barattini 10, Trentin 9, Chiappelli 9. All. Lolli.
Mercanzie Squad: Banin 6, Boniciolli 2, Cortese 6, Bavieri 2, Donati 4, Leonzio, Accorsi, Raucci 12, Basso 2, Ikangi 11, Montano 30. All. Bonaiuti.
L’afa della più torrida serata di cinque settimane ai Giardini non spaventa Matteiplast: è di nuovo finale, come l’anno scorso (perse di 7 con Ciaccio Casa), per la corazzata bianconera. Non ha proprio nulla di che piangere coach Lolli – gag che si ripete puntualmente – ormai un santone dei Gardens, oggi in corsa per l’ennesimo titolo del Playground. Meritatamente avanti dall’inizio alla fine, asfaltata Mercanzie, mai in partita nonostante il trentello tondo di Matteo Montano. Anche quest’anno fermata in semifinale la corsa di un altro team storico, che il titolo dei Giardini non l’ha mai vinto.
Matteiplast guidata dal solito Alberto Conti, ma non serve nemmeno che il suo bomber faccia troppi numeri (17, è ben avviato verso un secondo titolo in fila della classifica marcatori), è il collettivo che si erge di una spanna sull’avversaria, cinque in doppia cifre altri due a 9 punti, una sinfonia. Dall’11-0 iniziale, tutta una galoppata, che ha toccato pure un clamoroso +27. Nessuno se la aspettava così a senso unico, la prima semifinale, giocata di fronte a un pubblico strabordante, venuto anche per salutare il superospite Andrea Bargnani (accompagnato da Matteo Soragna), premiato nell’intervallo tra le due partite. Ma forse la vera stellina è stato il piccolo Tiego, ragazzino-mascotte di Mercanzie, buttato dentro per gioco nel minuto finale e subito autore di due clamorose triple, per l’ovazione dei giardini.
Not In My Olly Fans – Sempreminors Radio Bruno 93-87
(27-13, 39-41, 62-55)
Not in my Olly Fans: Rigato 9, Panni 13, Sabatini 12, Mastellari 12, Perini, Clark 5, Parmeggiani 1, Chiti 3, Corcelli 5, Osellieri 13, Ranuzzi 20, Dordei. All. Carretto.
Sempreminors: Gianoli 6, Ferraro, Durante 15, Preti 16, Lelli, Natalini, Bellachioma 12, Doddi, Lavacchielli, Cappelli 2, De Gregori 29, Mazzotti 7. All. Salvarezza.
All’atto finale Not in My. Piegata Sempreminors, prima storica finale ai Giardini per la squadra di un incontenibile Olly Berti, domani sicure scintille in finale contro il grande nemicoamico Oscar per il titolo del 41esimo Playground. Passaggio sofferto ma meritato, battaglia vera la seconda semifinale, ma gli Olly Fans per l’occasione in azzurro avevano chiaramente qualcosa di più, nonostante i problemi fisici del bomber Mastellari.
L’ha vinta Panni con due-tre giocate di classe superiore quando contava, ma pesa parecchio il ventello di Ranuzzi, e una discreta spinta l’ha data anche l’asso dell’ultimo minuto Gherardo Sabatini. Ma l’MVP di serata forse è Federico Osellieri, per continuità e verve.
Si arrende solo nel finale Sempreminors, ancora a -2 a 4 minuti dalla fine, prima della spallata decisiva siglata da due gran canestri di Panni. Ci hanno comunque provato fino in fondo ed escono tra molti applausi anche gli sconfitti, specie i soliti De Gregori e Durante, gran bel torneo non solo il loro, ma quello di tutti i Sempreminors. Tantissima roba piazzarsi tra le prime quattro, bravi davvero i ragazzi di Salvarezza e Pedrielli, i minors di tutta Italia possono andarne orgogliosi, il loro onore è stato tenuto alto dalla squadra che più di tutte li rappresenta, in campo, fuori, e sul web.